Collaborare con la scuola

Alle scuole che collaborano con associazioni di volontariato, Scuolemigranti propone un modello di convenzione, finalizzato dare organicità ed efficacia al contributo della cittadinanza attiva.
Quando, infatti, un istituto scolastico si rivolge a una cooperativa sociale nell’ambito di un progetto finanziato, il rapporto viene regolato da un contratto di servizio; invece, quando un’associazione opera a titolo gratuito, su base volontaria, le parti spesso si limitano a formalizzare un’intesa di massima, contando soprattutto sulla fiducia costruita nel tempo. La fiducia certamente rimane l’ingrediente fondante di qualunque solida collaborazione, ma un’attenta analisi svolta dalla Rete sulle esperienze nelle scuole, ha messo in luce alcuni snodi organizzativi che vanno regolati. Solo a titolo di esempio, indichiamo alcune criticità ricorrenti, superabili con una intesa formalizzata.
All’inizio dell’anno a volte la scuola non fornisce adeguate informazioni all’associazione sul percorso migratorio e scolastico e sulle competenze linguistiche dei nuovi alunni.
Viene così a mancare un progetto di lavoro condiviso.
La scuola tende ad inserire gli alunni neo-arrivati in una classe indietro rispetto alla loro età. Questa mossa cautelare può essere evitata almeno per gli alunni che hanno facilità di apprendimento delle lingue straniere (cittadini est-europei e non solo). L’intesa con le associazioni, già al momento della pre-iscrizione, può evitare all’alunno straniero un ritardo scolastico non necessario. Durante l’anno, scarseggiano le occasioni di confronto sui progressi degli alunni e, nella valutazione finale, spesso la scuola non tiene conto di eventuali corsi estivi delle associazioni, che preparano a una nuova classe o ciclo di studio. Così anche l’orientamento scolastico fornito ai genitori stranieri risulta incompleto.
L’intesa di collaborazione tra istituto scolastico e associazione proposta da Scuolemigranti intende dare sostanza al riconoscimento delle diverse funzioni e responsabilità dei partner. L’associazione deve farsi garante delle competenze degli insegnanti volontari, rispetto all’insegnamento dell’italiano,all’intercultura, alla mediazione linguistica e culturale con le famiglie. Deve inoltre assicurare la continuità degli interventi,anche in caso di assenze e abbandoni. Per sostenere la qualità degli aderenti, Scuolemigranti investe nella formazione e sviluppa un ambiente adatto all’apprendimento continuo e allo scambio di esperienze.
A sua volta il dirigente scolastico deve comunicare il ruolo dell’associazione all’insieme della scuola. Scuolemigranti ha riscontrato che è essenziale ma non sufficiente la collaborazione dell’insegnante referente dell’inserimento degli alunni stranieri; occorre che la presenza dei volontari venga comunicata a tutto il corpo docente e al personale amministrativo.
Infine è utile uno scambio informativo con il consiglio di istituto, per l’attenzione che genitori italiani possono dedicare a quelli stranieri, raramente rappresentati nel consiglio.
Da queste e altre osservazioni basate sull’esperienza, è scaturito un modello di intesa di collaborazione che è stata condivisa con Ufficio Scolastico Regionale. Il testo, predisposto a menù, per ogni punto dell’intesa, offre un elenco di opzioni. La scuola e l’associazione individuano insieme quali attività sono affidate all’una e all’altra, quali responsabilità sono da condividere, in pratica, il dare e l’avere dei due partner per sviluppare una riflessione congiunta su aspetti che possono rendere più efficace la collaborazione, in un’ottica tesa a valorizzare le sinergie tra insegnanti e volontari.

Scuolemigranti

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