Cosa chiedere nel primo colloquio

Cosa chiedere nel primo colloquio

L’incontro serve a creare un rapporto personale con il potenziale allievo.

Importante, nel presentare la scuola, è assicurare che il corso è gratuito ed è aperto anche a migranti irregolari. L’associazione può prospettare la richiesta di un piccolo contributo per materiali didattici (tipo fotocopie, 5-6 euro all’anno). Quando la classe sarà formata, la scuola potrà proporre l’acquisto di manuali che rimangono di proprietà dell’iscritto.

Nel primo colloquio è utile raccogliere alcune informazioni di base:
– il soggetto possiede la tessera sanitaria ordinaria o provvisoria (STP)?
– il soggetto ha il permesso di soggiorno? (data scadenza)
– il soggetto è irregolare, ha fatto richiesta? È seguito da associazione di tutela?
Per evitare “effetto Questura” va spiegato che le scuole della Rete accolgono gli irregolari. Se ha bisogno di tutela conviene inviarlo a uno sportello esperto e gratuito (vedi elenco sportelli).

Conoscere il tipo di permesso e la scadenza serve anche per capire se ha bisogno dell’attestato A2 (permesso) o certificato B1 (cittadinanza).
La Rete suggerisce in ogni caso di spiegare al migrante che, se frequenta con una certa regolarità, poi riceve un attestato della scuola (livello conseguito). Questo per dare l’inizio a un patto formativo che valorizza il suo impegno.

NOTA BENE
Attestato A2 serve al migrante con permesso temporaneo da convertire in permesso di lungo termine
Non serve a: richiedente asilo, ricorrente asilo, ingresso con ricongiungimento familiare
La frequenza a corso A2 nel CPIA non prevede esame, vale per la Questura al fine del permesso
Certificato B1 serve a chi chiede la cittadinanza, se (e solo se)
non ha il permesso di lungo termine e non ha un titolo qualunque di istruzione fatto in Italia
(la terza media CPIA, diploma superiore, laurea)
Molte scuole della Rete sono convenzionate con CEDIS per certificato B1, al costo di 35€.