Riconoscimento titoli di studio e qualifiche: ora c’è Qualifyme

6/11/2014 Sandra Fratticci Notizie

Riconoscimento titoli di studio e qualifiche: ora c’è Qualifyme

Riconoscimento titoli di studio e qualifiche professionali conseguite all’estero: tutte le informazioni sul sito Qualifyme.it

Quella del riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche professionali conseguite all’estero è una vera giungla: poche informazioni, poca collaborazione, poca attenzione che si trasformano per i cittadini stranieri in un calvario burocratico che può durare anche anni. Nasce da queste considerazioni il progetto Qualifichiamoci, promosso dalle associazioni Parsec e A Pieno Titolo e finanziato dal Fondo 8×1000 della Chiesa Valdese. Il primo risultato è il sito Qualifyme.it, che raccoglie tutte le informazioni necessarie all’attivazione delle procedure.

Grafica essenziale e gradevole, compatibile anche con dispositivi mobili, il sito aiuta i cittadini stranieri a orientarsi con pochi semplici clic. Nella sezione Riconosci il tuo titolo è presente un utile percorso guidato che fornisce indicazioni dettagliate sulle procedure da seguire per la specifica situazione che il cittadino può indicare compilando tre campi:

titolo di studio, in cui è compresa anche l’opzione nessun titolo e in questo caso sono indicate come possibili opzioni l’iscrizione ad una scuola secondaria di I grado CPIA oppure ad un percorso di istruzione e formazione tecnica superiore, spiegando di cosa si tratta, quali documenti sono necessari per accedere, come funziona l’iter
status giuridico: titolare di protezione internazionale, cittadino europeo, cittadino non europeo
finalità: esercitare la professione in Italia, riprendere gli studi, ottenere un riconoscimento formale del titolo di studio, altre

Sulla base delle selezioni operate vengono indicati i percorsi possibili, i requisiti necessari, i documenti richiesti, gli iter da seguire, gli enti competenti e vengono forniti ulteriori link di approfondimento.
Non mancano rimandi a risorse esterne, sebbene l’area dedicata ai servizi sul territorio vada senz’altro arricchita.

Sicuramente d’impatto le storie dei protagonisti, che testimoniano le barriere incontrate dai cittadini stranieri che hanno intrapreso un percorso per il riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche professionali conseguite all’estero.
La signora N per esempio in Perù era un avvocato iscritto all’albo e lavorava al ministero di giustizia. Una volta giunta in Italia ha avuto enormi difficoltà con l’ambasciata italiana a Lima, che solo l’intervento di un operatore del servizio Extra-Titoli in Barriera, cogestito dal Comune di Torino e dal Consorzio Sinapsi è riuscito a sbloccare.
A è un ingegnere, ma in Italia fa tutt’altro e vorrebbe ottenere il riconoscimento dei titoli professionali, per il quale ha già raccolto una parte dei documenti. Ha la fortuna di poter contare sull’aiuto degli operatori della cooperativa sociale Co.Ge.S, che tra il 2010 e il 2011 sta portando avanti un progetto centrato sul riconoscimento dei titoli di studio per i rifugiati. Ma gli stessi operatori ammettono che “L’impressione in alcuni momenti è di giocare una partita senza conoscere bene le regole del gioco. ‘Ogni caso è a sé’ è una delle risposte che riceviamo più frequentemente”.

Proprio per arginare il caos che regna sulla materia Qualifichiamoci intende rivolgersi a tutti i soggetti coinvolti, organizzando eventi di confronto e scambio per attivare collaborazioni tra gli organismi che operano nel campo dell’immigrazione e sensibilizzare le autorità competenti perché sia avviato un percorso di snellimento e semplificazione degli iter. Speriamo che ci riescano, per N, per A, per tutti i cervelli che arrivano in Italia e potrebbero aiutare il paese a crescere, invece di rinunciare ai propri sogni e sprecare il proprio talento.

Sandra Fratticci
(6 novembre 2014)