Linee guida per l’accoglienza di alunni ed alunne provenienti da contesti migratori

4 – Le fasi dell’accoglienza

4 – Le fasi dell’accoglienza

1. Iscrizione

2. Prima conoscenza

Al momento dell’iscrizione va fissato un primo colloquio conoscitivo (vedi un esempio qui) con la famiglia e con lo studente/ssa, verificando da subito se sarà necessaria la consulenza di un/a mediatore/mediatrice culturale. Il colloquio servirà a
● conoscere lo studente/ssa, i suoi interesse, le sue capacità e competenze pregresse
● raccogliere informazioni sul sistema scolastico di provenienza, ricostruire la biografia scolastica, linguistica e migratoria dell’alunno/a e della sua famiglia,
● dare informazioni sul funzionamento della scuola in Italia, sull’uso del registro elettronico, sul Regolamento d’Istituto e sul Patto Formativo
● dare informazioni sulle strutture del territorio che offrono servizi agli stranieri
● organizzare la visita della scuola e la presentazione alla classe e ai docenti

3. Inserimento in classe

Il Dirigente Scolastico, insieme alla Commissione di Accoglienza, analizza le informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno/a e individua la classe di età corrispondente alla sua età anagrafica e la sezione in cui inserirlo/a. In questa scelta possono essere, eventualmente, coinvolti e consultati i genitori degli alunni stranieri.

4. Test di ingresso

Va fissato l’accertamento delle capacità linguistiche, delle competenze già raggiunte in altre lingue o discipline e dei bisogni specifici di apprendimento. Molti test sono già disponibili in rete e ogni scuola può adottare o produrre il proprio. Qui proponiamo alcuni esempi.
test ingresso A1 – 6/8 anni
test ingresso A1 – 9/10 anni
test ingresso A1 – scuole secondarie di primo e secondo grado

Suggerimento: Valutare se inserire nel test di ingresso anche accertamenti su altre lingue (inglese, francese etc) e su discipline (es. matematica, scienze…)

A seguito del test l’alunno/a verrà avviato/a ad un percorso di alfabetizzazione calibrato al suo livello di partenza con l’obiettivo prioritario di acquisire una buona competenza in italiano nelle sue forme scritte ed orali affinché possa innanzitutto comunicare a livello interpersonale e integrarsi nella vista scolastica e, successivamente, concentrarsi sullo studio delle discipline.

5. Percorso di accoglienza

La scuola dovrebbe prevedere un numero di ore dedicate all’insegnamento di Italiano L2 in base a disponibilità dei docenti più competenti (certificazione Ditals II – Cedils – Dils II, laurea specialistica per classe di concorso A23, …) utilizzando fondi interni alla scuola e/o provenienti da bandi del comune, enti pubblici, Fondazioni.

5.1 Laboratori di Italiano L2 curricolari, interni alla scuola

I corsi di alfabetizzazione previsti dalla scuola si svolgono in orario curricolare o post/curricolare per gli alunni/e ed extracurricolare per le/i docenti: la scuola si attiva per trovare le migliori soluzioni possibili. Per la scuola primaria, in base al numero dei bambini/e, valutare se operare direttamente in classe o fuori della stessa. Per la secondaria di I e II grado è più opportuno uscire dalla propria classe e concentrarsi nella comprensione della nuova Lingua.

L’organizzazione dei piccoli gruppi tiene conto del livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) riscontrato. In genere A0 per i neo arrivati, A1 per chi ha già frequentato un anno di scuola, o si trova in Italia da qualche mese quindi a contatto con la lingua, o abbia già frequentato corsi specifici presso associazioni).
L’organizzazione del gruppo deve seguire innanzitutto il criterio del livello linguistico e in secondo luogo quello dell’età: il gruppo è importante sia per l’apprendimento condiviso che per la socializzazione. Può capitare tuttavia che ci sia un unico/a neo arrivato/a e in tal caso va predisposta qualche lezione individuale.

Il primo avvicinamento alla lingua italiana avviene in contesto comunicativo, su argomenti relativi alla vita quotidiana e scolastica, partendo dal lessico e da frasi semplici ma compiute e introducendo via via elementi sintattici e grammaticali più complessi.

5.2 Laboratori di Italiano L2 in collaborazione con Associazioni presenti nel territorio

In orario extra curricolare, la scuola può integrare le proprie attività di accoglienza collaborando con le associazioni presenti nel territorio e aderenti a Rete Scuolemigranti, che si occupano di integrazione linguistica e culturale.

Oltre ai corsi di italiano L2, alcune di queste Associazioni prevedono anche attività pomeridiane di sostegno allo studio L’associazione è garante della preparazione dei suoi volontari e assicura la continuità degli interventi nella scuola, mentre sta alla dirigenza comunicare e valorizzare la presenza dei volontari alla comunità scolastica oltre che coinvolgere l’associazione nei momenti di incontro interculturale e con le famiglie.
La collaborazione va formalmente concordata e inserita nell’offerta formativa della scuola (PTOF). Già nel 2014 Scuolemigranti ha elaborato un Modello d’intesa che fu condiviso con l’USR Ambito territoriale: nell’accordo vengono individuate le attività da svolgere insieme, l’organizzazione del lavoro e della collaborazione con gli insegnanti. E’ opportuno anche valutare la possibilità di attivare convenzioni con le Università che hanno studenti che vogliono fare tirocini per l’insegnamento di ITAL2.

5.3 Piano didattico personalizzato e, dove necessario, funzionale agli esami di 3° media

A seguito del colloquio di conoscenza, il coordinatore del CdC, in collaborazione con la Commissione accoglienza alunni stranieri, predispone il Piano Didattico Personalizzato (BES Svantaggio linguistico – Vedi un esempio qui) per ciascun alunno/a straniero/a prendendo in esame le competenze linguistiche e le competenze rilevate nelle altre discipline attraverso i test d’ingresso. Nel Pdp vanno declinati adeguati percorsi di facilitazione nelle diverse discipline curricolari e, in previsione dell’esame di passaggio da un ordine di scuola all’altro, serve da traccia per la verifica e la valutazione (tramite test, brevi composizioni, valutazione personalizzata) delle reali capacità educative e didattiche acquisite dall’alunno e alunna straniero/a.
Nel piano didattico va inserito anche l’eventuale utilizzo di piattaforme per l’apprendimento di ITAL2 in uso nella scuola o altre come, per esempio, AKELIUS.

Nel caso dell’esame di Licenza della scuola di Primo grado si ricorda che il Consiglio di Classe che – pur attenendosi alla normativa vigente – può calibrare le prove in base a quanto considerato; per l’esame di Stato bisogna ancora trovare un modus operandi che merita l’attenzione degli organi Ufficiali preposti. Si ricorda infine che alunne ed alunni di provenienza migratoria possono accedere all’esame di stato anche se privi del diploma di licenza di scuola secondaria di primo grado.

5.4 Metodologie e suggerimenti

Ferma restando la norma che prevede l’iscrizione ad una classe corrispondente per età anagrafica anche se non parla italiano, può essere favorita la partecipazione degli alunni e delle alunne straniere – anche appartenenti a livelli diversi di competenza linguistica (es. A2-B1) – ad attività didattiche per classi aperte e laboratori di alfabetizzazione con alunni stranieri di altre classi.

Queste attività saranno mirate all’acquisizione della lingua italiana per lo studio e per le discipline (per esempio di matematica e storia particolarmente nel I grado e di indirizzo per le diverse scuole del II) e all’uso di tabelle e grafici riassuntivi per poter, anche solo parzialmente, seguire le lezioni in classe e comprendere le nozioni minime di argomenti basilari. E’ inoltre consigliata:
● la creazione di piccoli gruppi dei pari per favorire la socializzazione e sostenere l’approccio linguistico;
● la partecipazione, con eventuale sostegno anche economico, ad attività di sportive e culturali offerte dalla scuola
● il peer tutoring e tutoraggio di docenti disponibili

Le linee guida sono state presentate nel webinar del 14 novembre 2023: QUI per la registrazione

Testi a cura di Flaminia Bizzarri (Scuolemigranti), Cristina Costarelli (ANP), Manuela Manferlotti (ANP), Silvana Veller Fornasa FS Intercultura IC Fidenae.
Pubblicazione novembre 2023 – Aggiornamento novembre 2023